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Italia – Francia apre il RBS 6 Nazioni 2007

Un anno a dir poco pieno, per la Nazionale di rugby. Con il Sei Nazioni, che parte sabato presentando Italia-Francia al Flaminio, e con la Coppa del Mondo, in programma a settembre e ottobre.

Un anno a dir poco pieno, per la Nazionale di rugby. Con il Sei Nazioni, che parte sabato presentando Italia-Francia al Flaminio, e con la Coppa del Mondo, in programma a settembre e ottobre.

Vale la pena, intanto, di concentrarsi su un presente pieno di fascino. Il torneo più antico è un insieme di tradizione inarrivabile e di attualità, può consentire di trovarsi in tribuna stampa fianco a fianco con un collega scozzese che non si fa mancare gli ultimi ritrovati della tecnologia ma indossa il kilt.

Signori, ecco il Sei Nazioni. L’Italia ci arriva consapevole dei suoi mezzi, ma anche della necessità di cominciare a tradurre in vittorie una serie di progressi evidenti.

Mancheranno, purtroppo, alcuni elementi importanti della linea arretrata. Nel giro di poche settimane, gli infortuni hanno messo fuori causa l’estremo (e calciatore) Bortolussi e l’ala Stanojevic, due freschi titolari sui quali il ct Pierre Berbizier contava molto.

Indisponibili anche Spragg e Canavosio, utilizzabile sia come ala sia come mediano di mischia. In questo ruolo deve rinunciare anche Picone.

Bentornati, allora, De Marigny, Denis Dallan e un Troncon che, a dispetto dei 33 anni compiuti, ha ritrovato forma e stimoli in Francia. Forte di 90 presenze in Nazionale, il “Castoro” potrebbe ulteriormente ritoccare il suo primato.

Nel ruolo di mediano d’apertura sembra venuta l’ora tanto attesa da Andrea Scanavacca: starà a lui dimostrare che i tanti suoi estimatori non avevano torto quando ne reclamavano l’impiego.

Davanti c’è una mischia che, pur avendo perso in extremis Zanni, dà parecchie garanzie e già l’anno scorso ha dimostrato di sapersi battere alla pari con i pacchetti più titolati.

Se si ovvierà ad alcune incertezze in rimessa laterale, i primi otto uomini saranno di nuovo protagonisti e costituiranno la piattaforma per cercare di conquistare quei successi (uno, meglio due, e fermiamoci qui) che darebbero all’Italia un’altra dimensione.

Dei 24 elementi che sono in raduno a Roma per preparare i match con Francia e Inghilterra, 14 sono nati in Italia e 10 all’estero. Di questi, sette (un neozelandese e sei argentini) sono oriundi e tre (Griffen, De Marigny e Robertson) equiparati.

Guardando ai club di appartenza, si nota che 14 componenti del gruppo giocano all’estero (10 in Francia e quattro in Inghilterra) e 10 sono tesserati per club italiani. In assoluto, la squadra più rappresentata è il Cammi Calvisano, con cinque atleti, seguita dallo Stade Francais, con quattro.

Complice anche l’infortunio a Picone, il Benetton Treviso, campione d’Italia e capoclassifica in Super10, non ha nemmeno un convocato.