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Gli azzurri preparano la sfida contro la Scozia

Lavoro, concentrazione, semplicità: la Nazionale Italiana Rugby si è rimessa al lavoro da ieri sera, subito dopo il rientro da Parigi a Saint Remy de Provence, per presentarsi nella miglior forma possibile all’appuntamento chiave dei Mondiali 2007.

Lavoro, concentrazione, semplicità: la Nazionale Italiana Rugby si è rimessa al lavoro da ieri sera, subito dopo il rientro da Parigi a Saint Remy de Provence, per presentarsi nella miglior forma possibile all’appuntamento chiave dei Mondiali 2007.

Sabato prossimo, al Geoffroy-Guichard di St Etienne, contro la Scozia, gli Azzurri del CT Pierre Berbizier si giocheranno la qualificazione ai quarti di finale della Coppa del Mondo, traguardo mai raggiunto nelle cinque precedenti edizioni della rassegna iridata.

Si è cominciato subito con l’analisi del match vinto per 31-5 mercoledì sera al Parco dei Principi di Parigi contro il Portogallo: un’analisi sintetica del CT per illustrare gli aspetti positivi e negativi del match contro i lusitani, poi da questa mattina palestra divisi per reparti, organizzazione di touche e maul per gli avanti ed i mediani di mischia, infine nel pomeriggio allenamento a ranghi compatti.

Tra la seduta mattutina e quella pomeridiana, ritrovo in sala riunioni per assistere al primo tempo di Scozia – Nuova Zelanda (0-40 per gli All Blacks il risultato finale), in diretta da Edinburgo: poi tutti in pullman a Chateaurenard per l’allenamento.

Reintegrati nel gruppo il tallonatore Carlo Festuccia ed il seconda linea Santiago Dellapè, lavoro a parte per il flanker Manoa Vosawai, ancora a riposo capitan Marco Bortolami al quale, sottoposto ieri sera a Marsiglia a risonanza magnetica, è stata diagnosticata una lieve distorsione del rachide cervicale, i cui tempi di recupero potranno essere valutati solo nelle prossime ore.

Domani la giornata sarà completamente dedicata al recupero all’Hostellerie du Vallon de Valrugues, sede del ritiro azzurro, e da martedì tutti di nuovo in campo per conquistare un posto nella lista dei ventidue giocatori che cercheranno di scrivere una nuova, prestigiosa pagina della storia del rugby italiano.