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TUTTI A PARMA!

Furlan Sco
Manuela Furlan, ex estremo dell'Italia, ci porta a scoprire cos'è successo nell'ultimo turno del Sei Nazioni femminile, con un occhio al prossimo fine settimana e un invito speciale.

Ancora una volta ben otto mete per l’Inghilterra che resta sempre più al comando con una differenza punti esorbitante: +130, frutto di un attacco stellare che vede Kildunne meta woman del torneo con ben 6 marcature, una doppietta ad ogni partita sin qui giocata.

Ottima la prestazione anche di Jess Breach, implacabile non appena le si lascia spazio in campo aperto. Difesa praticamente inviolata se non per gli unici punti subiti dal Galles, l’Inghilterra con prepotenza si candida ad essere nuovamente la regina del torneo.

La Scozia viene letteralmente sopraffatta dall’Inghilterra e nelle poche occasioni che le vengono concesse non riesce a produrre molto. Un passo indietro della squadra scozzese? Non direi.

Le inglesi hanno il merito di dare ben poche opportunità alle squadre avversarie, visto l’ottimo stato di forma.

Le scozzesi, dalla loro, subiscono molto la pressione delle Red Roses e non riescono a trasformare i pochi palloni utili in opportunità valide. Quel che resta loro sarà sicuramente un ritmo partita ad alta intensità, che le potrà sicuramente aiutare nella trasferta contro le "nostre" Azzurre.

La notizia di giornata arriva sicuramente da Cork. L’Irlanda si è mostrata veramente la squadra che più è cresciuta nelle prestazioni in queste prime tre giornate.

Dopo l’amara sconfitta contro l'Italia, hanno messo in campo tutte le loro potenzialità, annichilendo di fatto qualsiasi iniziativa gallese.

Ritmo, intensità, aggressività sono solo alcune caratteristiche viste nelle irlandesi che, in ogni reparto, hanno mostrato quel carattere visto negli ultimi minuti della scorsa partita.

Wafer sempre più convincente, autrice di una meta e di una prestazione di altissimo livello, onnipresente sui punti d’incontro e devastante ball carrier, tanto da essere giustamente premiata quale Player of The Match, seguita e sostenuta soprattutto dalla sua compagna Monaghan, anch’essa autrice di una prova impressionante.

Decisa e combattiva, tanto in difesa, quanto in attacco, questa Irlanda sembra aver finalmente trovato i giusti meccanismi che prima tanto faticava ad oliare, tanto da mandare in meta dopo un’azione corale una ritrovata Parsons.

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Galles che è sembrato non scendere mai in campo. Una squadra irriconoscibile rispetto alle ultime uscite, sia nel gioco ma soprattutto nel carattere.

Poche idee e confuse, faticano a contrastare le irlandesi superiori in ogni reparto e soprattutto nell’1 vs 1. La lotta tra terze linee è stata nettamente vinta dalla squadra del trifoglio, con il trio composto da Butchers, Lewis e Callender completamente distrutto da un’Irlanda tenace e combattiva su qualsiasi punto d’incontro.

Questa notizia può sicuramente dar fiducia alle Azzurre, che potranno trarre molti spunti in vista dell’ultima partita di questo torneo, proprio in casa delle gallesi.

Francia che, come spesso dimostrato in passato, tra le mura amiche ritrova gioco e ritmo. Forte del pubblico accorso a migliaia, Les Bleues vanno subito in meta con il centro Konde, mettendo subito in chiaro le cose.

Tuttavia, le Azzurre reagiscono portandosi per quasi venti minuti nei ventidue avversari, dai quali usciranno con 3 punti piazzati da Rigoni.

Ma, come dicevamo, la Francia ha subito mostrato quella vivacità mancata nell’ultimo incontro giocato, tanto che nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo di gara, chiude la pratica andando in meta ben tre volte.

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Nonostante questo, le transalpine nel secondo tempo cercano di amministrare un po’ la partita, probabilmente un po’ troppo sufficientemente, dando la possibilità alle nostre ragazze di andare a segno con una fantastica Alyssa D’Incà, in meta dopo uno scambio veloce con il duo Stevanin-Rigoni. La Francia si desta e a questo punto torna in meta con Fall direttamente da touche. Le ragazze non mollano e giocano fino all’ultimo, trovando una meritata marcatura ancora una volta con D’Incà dopo una volata individuale di ben 60 metri, dando prova di tutte le sue abilità nello spazio e nell’uno contro uno.

Ci si poteva aspettare una reazione delle francesi dopo la scorsa partita? Sì.

Si poteva fare di più? Forse.

Bisogna saper riconoscere la superiorità delle avversarie, complete in ogni reparto e superiori in mischia. Ma bisogna dare merito alle nostre ragazze di non essersi mai arrese, come sempre ci hanno abituato, e di lottare fino all’ultimo minuto.

Probabilmente un po’ di sfrontatezza in più ci avrebbe consentito di restare più attaccate nel punteggio, evitando che la Francia prendesse il largo, ma ciò che di buono ci portiamo a casa è proprio il carattere mostrato fino all’ottantesimo minuto.

Francia che si mantiene al secondo posto del torneo, ad un solo punto dalla regina Inghilterra. Saranno ancora queste due le squadre che si contenderanno il titolo?

Il penultimo ostacolo per Les Bleues è determinato dal Galles che dovrà aver la capacità di resettare le ultime prestazioni, esprimendo il massimo del proprio potenziale se vorrà dar loro del filo da torcere.

Le inglesi, invece, giocheranno in casa con un’Irlanda sicuramente più galvanizzata da questa ultima, netta vittoria ma che dovrà essere ancora più determinata e precisa se vorrà fermare l’ondata bianca.

Per quanto riguarda invece le nostre Azzurre, adesso ci aspetta una partita in casa dall’esito tutt’altro che scontato dove, alla fine, vincerà chi più avrà fame di vittoria.

La Scozia, forte della vittoria dello scorso anno, proverà a riconfermarsi nel risultato in terra nemica, ma non c’è da temere che le nostre ragazze avranno ragione di dire la loro fin da subito. Non poteva capitare sfida migliore in questo momento, con entrambe le squadre che hanno ben più del quarto posto da contendersi, ma anche la voglia di affermarsi lì tra le grandi.

Quindi cari lettori e care lettrici, facciamo anche noi la differenza?

Sabato 20 Aprile ore 17:45, tutti allo stadio Sergio Lanfranchi a sostenere le nostre Azzurre!

Riusciamo a far vedere a tutti che non siamo da meno quando si tratta di riempire uno stadio? Diamo voce ad un unico coro che si possa innalzare all’unisono: ITALIA!