Resoconto della partita

IRLANDA DA RECORD IN FRANCIA

Tadhg Beirne
Finisce 17-38 una partita monumentale tra le due deluse dell’ultima RWC che conferma, con cinque punti conquistati, la potenza della squadra numero 2 al mondo.

L’Irlanda sfida subito la Francia e manda in touche il primo calcio di punizione, senza però riuscire a sfruttarlo al meglio, ma marcando comunque poi i primi tre punti del torneo 2024 con Crowley.

Pochi istanti e la Francia subisce il secondo duro colpo iniziale, con il cartellino giallo per Willemse colpevole di un’entrata pericolosa in pulizia su Porter, che lascia momentaneamente il campo per un check concussion.

Il quarto di gara vive molto sulla sfida al piede tra Lowe da una parte e Ramos dall’altra, prima dell’invenzione degli ospiti che sull’asse centrale Henshaw-Aki trovano il varco giusto e portano il trequarti di Connacht a riciclare all’interno per il connazionale Gibson-Park, bravo a fintare il passaggio al largo e a marcare la meta inaugurale della partita e del Sei Nazioni.

È una fase di dominio degli uomini in verde che appena pochi minuti dopo vanno vicini prima alla seconda meta – iniziativa di Crowley e van der Flier tenuto alto in area – e poi ad aumentare il divario al piede, ma di nuovo Crowley sbaglia un calcio tutt’altro che impossibile. La Francia approfitta, allora, di una rara occasione nella metà campo ospite, trovando i pali dalla distanza con Ramos.

Gli uomini di Farrell, tuttavia, si rimettono subito al lavoro con incredibile intensità e trovano la seconda meta grazie ad un ottimo cambio d’angolo di Beirne che siede letteralmente Danty e vola sotto ai pali.

Piove sul bagnato per la Francia. Willemse si macchia dell’ennesimo placcaggio alto della sua partita e rimedia così il secondo cartellino giallo e il conseguente rosso, in una serata da dimenticare per il seconda linea di Montpellier, al rientro in nazionale dopo l’infortunio che gli aveva fatto saltare la Coppa del Mondo.

Aldritt e compagni reagiscono nel finale, sospinti dal pubblico dell’Orange Velodrome di Marsiglia, e dopo la carica di Mauvaka, allargano il gioco con Jalibert che trova il compagno di Bordeaux Penaud, miglior marcatore di mete dello scorso anno che riparte da dove era rimasto e con tuffo plastico a favore di fotografi porta le squadre al riposo sul 10-17.

La ripresa si apre con Ramos che sbaglia il primo calcio piazzato a disposizione e allora a marcare per primi sono di nuovo gli irlandesi.

Henshaw raddrizza la corsa e alza palla da terra, Doris in velocità serve al largo Nash che in bandierina schiaccia e festeggia la selezione, non facendo per nulla rimpiangere l’infortunato Hansen.

C’è lavoro per il TMO nei minuti successivi, ma alla fine è la decisione del campo ad essere premiata che porta alla meta francese di Gabrillagues. Ramos trasforma per il nuovo -7 con dieci minuti anche di nuova parità numerica dopo il cartellino giallo per il capitano dell’Irlanda O’Mahony.

I Bleus mandano anche in campo l’atteso giovane e mastodontico figlio d’arte Tuilagi, in una serie di cambi che coinvolgono pure l’intera prima linea.

Appena dopo l’ora di gioco, tuttavia, è l’Irlanda a rimettere la distanza precedente tra le due compagini e a trovare il punto di bonus grazie al tallonatore Sheehan.

Joe McCarthy, alla prima da titolare, si prende il riconoscimento di player of the match e nel finale l’Irlanda, ancora con il maul ma stavolta con il subentrato Kelleher, chiude definitivamente ogni discorso.

Debacle Francia, trionfo Irlanda e la difesa del titolo riparte nel migliore dei modi.