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Le stelle della Coppa del Mondo 2023

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Il Mondiale di rugby è finito: il Sudafrica ha alzato la sua quarta coppa dopo aver battuto la Nuova Zelanda per un punto nella finale di Parigi.

Il Mondiale di rugby è finito: il Sudafrica ha alzato la sua quarta coppa dopo aver battuto la Nuova Zelanda per un punto nella finale di Parigi.

Il torneo tenutosi in Francia ha regalato una serie di finali drammatici, mete sensazionali e abilità mozzafiato.

Per tutti quelli che hanno il pallino del rugby, mancano solo tre mesi all’inizio del Guinness Sei Nazioni 2024.

Se intendete andare allo stadio o seguire il torneo in tv, ecco sei giocatori che hanno attirato l’attenzione in Francia e che punteranno a dare il meglio di loro in febbraio:

Inghilterra – Ben Earl

Ben Earl non era mai partito titolare in un incontro internazionale prima di agosto, ma è stato uno dei principali beneficiari dell’arrivo di Steve Borthwick e continua a trarre profitto dalla fiducia riposta in lui.

Il numero 8 è stato il giocatore di spicco dell’Inghilterra in Francia. Solo l’argentino Marcos Kremer ha fatto più placcaggi degli 80 di Earl, mentre i suoi 64 carry hanno incluso sette clean break, uno dei quali lo ha visto percorrere quasi tutta la lunghezza del campo, permettendo alla sua squadra di alleggerire la pressione in maniera decisiva nel quarto di finale contro le Fiji.

Earl ha coronato il suo memorabile torneo con la sua prima meta internazionale, segnata contro l’Argentina nella finale per il terzo posto e, a 25 anni, ha ancora davanti a sé i suoi anni migliori. Infatti, ci si aspetta che il terza linea sia un elemento centrale nei piani di Borthwick per il Guinness Sei Nazioni 2024 e non solo.

Francia – Damian Penaud

Il miglior marcatore di mete del Guinness Sei Nazioni 2023 ha continuato la sua straordinaria serie di mete durante le Summer Nations Series e poi nella Rugby World Cup.

A 27 anni, Damian Penaud ha segnato nove mete negli ultimi sei incontri internazionali, incluse sei alla Coppa del Mondo, salendo ad un totale di 35 mete, secondo solo a Serge Blanco con la maglia dei Bleus.

Nella prima partita della Coppa del Mondo, gli è stata negata una meta nel secondo tempo contro la Nuova Zelanda, ma poco dopo ne ha comunque segnata una. In seguito, contro la Namibia ha realizzato la sua prima tripletta in nazionale, prima di segnare altre due mete contro l’Italia, che hanno permesso alla Francia di qualificarsi ai quarti di finale.

Se a tutto ciò si aggiunge un assist nella sconfitta risicata subita nei quarti di finale, si può tranquillamente affermare che Penaud è un giocatore all’apice delle sue capacità e che punta a conquistare il record di Blanco.

Irlanda – Bundee Aki

La linea arretrata dell’Irlanda è destinata a rinnovarsi dopo i ritiri di Johnny Sexton e Keith Earls, ma Bundee Aki continuerà a esserne il fulcro.

La firma di un nuovo contratto per il centro sarebbe stata musica per le orecchie dei tifosi irlandesi in qualsiasi circostanza, ma in particolare sulla scia di una Coppa del Mondo in cui ha consolidato il suo status di primo centro leader a livello mondiale.

Le doppiette contro la Romania e Tonga hanno dato il via alle danze, prima che Aki si distinguesse come Player of the Match nella vittoria della fase a gironi contro i campioni in carica del Sudafrica.

Un’altra meta è arrivata nei quarti di finale contro la Nuova Zelanda e, sebbene la sua squadra sia stata sconfitta di misura dagli All Blacks, Aki ora si unirà ai suoi compagni di squadra per concentrarsi sulla conquista del secondo Grande Slam consecutivo nella prossima primavera.

Italia – Lorenzo Cannone

Soprannominato “Florence Dallaglio” da Alan Dymock, firma di Rugby World, durante il Guinness Sei Nazioni 2023, Lorenzo Cannone ha continuato a impressionare in maglia azzurra.

A soli 22 anni, ha dato il via alla Coppa del Mondo dell’Italia segnando la prima meta contro la Namibia dopo soli 11 minuti. In quella partita Cannone ha giocato tutti gli 80 minuti e, nonostante abbia pagato l’indisciplina dell’Italia nel primo tempo della sfida con l’Uruguay, ha realizzato un’altra meta per la squadra di Kieran Crowley nella rimonta che ha portato a una vittoria fondamentale.

Mentre le pesanti sconfitte con la Nuova Zelanda e la Francia hanno messo fine alle speranze dell’Italia di raggiungere le fasi a eliminazione diretta per la prima volta nella sua storia, Cannone ha giocato ogni minuto di entrambe le partite e non ha mai smesso di combattere e superare la linea del vantaggio.

Con il nuovo allenatore Gonzalo Quesada che prenderà il posto di Crowley per il Guinness Sei Nazioni 2024, ci si aspetta che Cannone abbia un ruolo ancora più importante nel futuro dell’Italia.

Scozia – Darcy Graham

Darcy Graham è un giocatore che sa come raggiungere la linea di meta e lo ha ricordato ancora una volta durante la Coppa del Mondo della Scozia. Infatti, dopo aver segnato tre mete nelle due partite di preparazione contro Italia e Francia, Graham ne ha aggiunte altre cinque al conto in quattro partite del torneo.

L’apice delle prestazioni è stato raggiunto contro la Romania, dove Graham si è scatenato, mettendo in mostra sia i suoi piedi danzanti che il suo ritmo bruciante, marcando quattro mete. Così facendo, è diventato solo il secondo scozzese nella storia a segnare quattro mete in una singola partita della Coppa del Mondo, seguendo le orme del grande Gavin Hastings, che realizzò un poker contro la Costa d’Avorio nel 1995.

Insieme a Duhan van der Merwe e Blair Kinghorn, Graham fa parte di un triangolo allargato devastante che sarà la punta di diamante della Scozia nel Guinness Sei Nazioni 2024.

Galles – Jac Morgan

Definito “l’Antoine Dupont del Galles” da Sam Warburton, la stella di Morgan continua a sorgere.

Successore naturale di Warburton nella maglia numero 7 e nel ruolo di capitano, Morgan ha vissuto un torneo simile a quello del suo celebre predecessore nel 2011, guadagnandosi persino gli elogi del capitano due volte campione del mondo Siya Kolisi.

Descritto come un ibrido tra l’ex capitano e Justin Tipuric dall’assistente allenatore Jonathan Thomas, Morgan ha messo in mostra tutta la sua vasta gamma di abilità nelle ultime settimane, dominando in difesa e rendendosi pericoloso in attacco, senza rinunciare a calciare abilmente il pallone.

A soli 23 anni, il potenziale del giocatore degli Ospreys è spaventoso e Warren Gatland avrà bisogno del terza linea al suo meglio se il Galles vuole ricominciare a competere per il titolo nel Guinness Sei Nazioni.