Resoconto della partita

MISCHIA E PIEDE, L'INGHILTERRA VA

Underhill tackles North
Equilibrio e consueta dura battaglia a Twickenham nel derby della seconda giornata del Guinness Sei Nazioni 2024 tra Inghilterra e Galles. Finisce 16-14.

L'inizio è tutto dell'Inghilterra e nei primi dieci minuti il Galles non vede mai la metà campo dei padroni di casa, che giocano però a folate senza concretizzare.

Arrivano nell'ordine un break pericoloso di Freddie Steward, che poi scivola sul più bello, e un calcio passaggio di George Ford per Henry Slade, ben coperto da Rio Dyer.

Gli uomini di Steve Borthwick giocano per il territorio con Ford che calcia trovando una touche ai cinque metri. Il Galles conquista palla ma sul maul si fa forzare il turnover.

L'Inghilterra, tuttavia, dalla mischia successiva gioca in maniera troppo frenetica e Slade perde palla in avanti.

I bianchi rimangono con un uomo in meno al 12' per un cartellino giallo nei confronti del seconda linea Ollie Chessum, reo di un placcaggio alto sul pilone Keiron Assiratti.

Piove sul bagnato per il XV della rosa. Il Galles sfrutta un calcio di punizione trovando la rimessa ai cinque metri con Ioan Lloyd. Pallone conquistato, drive avanzante che viene fatto crollare e per i Dragoni arriva la meta di punizione, mentre l'Inghilterra perde un secondo giocatore, il player of the match della scorsa settimana a Roma, Ethan Roots.

La reazione inglese non tarda ad arrivare. Mischia ai cinque appena due giri di lancette più tardi e partenza sparata di Ben Earl che si allunga fin oltre la linea.

George Ford parte con la rincorsa e i gallesi caricano recuperando palla e impedendo i due punti della trasformazione.

Partita molto tattica nei quaranta minuti iniziali e ad aver la meglio sono soprattutto le difese.

A trovare il varco giusto è di nuovo Alex Mann, alla seconda meta in altrettante partite dopo il debutto dello scorso sabato contro la Scozia e alla prima da titolare, che sfrutta il lavoro di Tommy Reffell, bravissimo nel mandare oltre Tomos Williams con uno splendido offload. Due contro uno altrettanto preciso del mediano di mischia e seconda meta gallese.

Si va al riposo con il tabellone che segna il punteggio di 5-14.

L'Inghilterra prova a ripartire subito forte nella ripresa con Elliot Daly che arriva vicino alla marcatura nell'angolo, e trova 3 punti con George Ford per riportarsi sotto break.

La prima occasione per il Galles dopo un quarto d'ora: intervallo vincente di Cameron Winnett che sfugge a Daly all'interno e serve Rio Dyer. L'ala, una volta placcata, passa al compagno Josh Adams, che viene fermato in rimessa laterale e l'azione sfuma.

George e compagni si ancorano al pacchetto di mischia che guadagna calci di punizione, manda quasi sotto ai pali Ellis Genge, ma soprattutto apre la strada per portarsi ad un punto di distanza con la meta di Fraser Dingwall.

Una volta assorbito il maggior numero di difensori in maglia rossa, apertura verso Ford e da questi a Daly, che perde l'equilibrio ma riesce comunque a smarcare in tuffo il primo centro per la marcatura in bandierina.

Da quel momento, gli inglesi prendono coraggio e iniziano a controllare la partita, conquistando a 9' dalla fine il calcio di punizione del sorpasso (in avanti volontario e cartellino giallo per Mason Grady), sempre con Ford.

Il secondo tempo segna un parziale di 11-0 in favore dei padroni di casa che alla fine si impongono 16-14 andando provvisoriamente al comando della graduatoria, mentre il Galles ottiene nuovamente un punto di bonus, ma anche un'altra sconfitta di stretta misura.