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PREVIEW: FRANCIA-INGHILTERRA

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Le Crunch è sempre una delle sfide più attese del Guinness Sei Nazioni e lo scontro di sabato a Lione sembra avere tutti gli ingredienti per diventare un altro classico.

Due antiche rivali, squadre che si equivalgono e un confronto testa a testa in una città che per la prima volta ospita un incontro del Sei Nazioni: Francia-Inghilterra è il modo perfetto per chiudere il torneo 2024.

Quest'anno si aggiunge ulteriore pepe con la possibilità ancora potenziale per l'Inghilterra di sollevare il trofeo.

Considerando che soltanto dodici mesi fa hanno subito la sconfitta casalinga più pesante della storia contro la Francia, si può immaginare quanto dolce potrebbe essere la rivincita per Steve Borthwick e i suoi uomini nel diventare campioni proprio su suolo nemico.

L'Irlanda, tuttavia, potrebbe disintegrare queste speranze con una vittoria o un pareggio contro la Scozia qualche ora prima ed è naturalmente la favorita, ma non si può mai sapere e nel caso non dovessero farcela, l'Inghilterra è nella posizione migliore per poterne approfittare, anche se è molto probabile che dovrà aver bisogno del punto di bonus.

A tenerli ancora in corsa è stata la grande vittoria 23-22 della scorsa settimana, che già di per sé può essere considerata un traguardo di prestigio, dato che lo scorso anno hanno vinto appena due partite su cinque.

Molti dei giocatori della vecchia guardia inglese sono ancora lì - come Dan Cole e Danny Care, che hanno segnato mete nell'ultimo successo esterno contro la Francia otto anni fa, un trionfo che portò al Grande Slam - ma è soprattutto grazie al sangue fresco che la squadra ha potuto contare su una nuova iniezione di fiducia.

Ben Earl, George Martin, Ollie Chessum, Immanuel Feyi-Waboso ed Ollie Lawrence sono stati eccellenti contro l'Irlanda e l'Inghilterra ha fatto capire che può esserci speranza per un brillante futuro.

La Francia, a suo modo, è più avanti nello sviluppo, ma considerando le loro forti aspettative, questo torneo può essere catalogato come deludente.

Le loro speranze di titolo sono andate in fumo alla terza giornata contro l'Italia, anche se matematicamente in realtà potrebbero ancora riuscire a vincerlo, mentre un successo a Lione potrebbe se non altro farli rientrare di nuovo tra le prime due, cosa quest'ultima sempre successa da quando alla guida c'è Fabien Galthié.

DOVE VEDERLA

Il match sarà trasmesso nel Regno Unito da ITV1 ed ITV, oltre che seguito su BBC Radio 5. In Italia diretta su Sky Sport Arena.

ULTIME DALLE SQUADRE

Dopo aver ottenuto una vittoria con punto di bonus la scorsa settimana a Cardiff, il capo allenatore Fabien Galthié ha dimostrato fiducia nei suoi uomini, riproponendo la stessa squadra per il match con l'Inghilterra.

Ci sarà, quindi, una nuova partenza da titolare per l'interessante giovane mediano di mischia Nolann Le Garrec, che alla sua prima con la maglia numero 9 ha fatto vedere cose brillanti contro il Galles.

Solo un cambio, invece, per l'Inghilterra rispetto alla vittoria 23-22 sull'Irlanda a Twickenham, con Elliot Daly che prende il posto dell'indisponibile Immanuel Feyi-Waboso.

Tra le riserve, si rivede nei ventitre Manu Tuilagi, per la prima volta dalla finale terzo-quarto posto di Parisi in Coppa del Mondo, anche se non ci sarà l'atteso duello con il nipote Posolo, dirottato in under 20.

Il centro troverà una panchina forte e di esperienza composta da Theo Dan, Joe Marler, Will Stuart, Ethan Roots, Alex Dombrandt, Danny Care e Marcus Smith.

BATTAGLIA CHIAVE – Gregory Alldritt v Ben Earl

A Lione andrà in scena la sfida tra due dei migliori ball carrier e numeri 8 del Championship.

Il francese Gregory Alldritt è l'unico avanti ad avere una percentuale di dominio sui palloni portati avanti superiore al 50% in questa edizione della kermesse (67% con almeno 20 carries) ed è anche il giocatore che conquista di più la linea del vantaggio (78%).

Dall'altra parte, Ben Earl è il giocatore che ha effettuato più carries (62) e battuto il maggior numero di difensori (20) nel torneo di quest'anno.

Qualora riuscisse a batterne altri sei, diventerebbe l'avanti con il numero più alto in un'edizione del Sei Nazioni, superando il record di Billy Vunipola di 25 nel 2016.

Saranno entrambi al meglio? Si annulleranno a vicenda? Qualsiasi cosa accada, ne sarà sicuramente valsa la pena.

DICHIARAZIONI

Fabien Galthié, capo allenatore Francia: “Dopo la vittoria in Galles, i giocatori sono chiamati ad un'altra prova importante appena sei giorni dopo contro l'Inghilterra. E' un avversario diverso e dovremo farci trovare pronti perché ci troveremo di fronte un'Inghilterra potente ed esplosiva, che può giocare sia alla mano che usare il piede. Ci sarà una grande battaglia nell'area di collisione e dovremo essere costanti e compatti perché senz'altro cercheranno di testarci lì".

Steve Borthwick, capo allenatore Inghilterra: “Dopo una vittoria così dura e voluta contro l'Irlanda la scorsa settimana, siamo consapevoli di quanto sia importante dare seguito a quella prova con una performance simile anche a Lione sabato. La Francia resta una delle squadre più forti al mondo e sarà una grande sfida per noi. Abbiamo avuto un'ottima preparazione durante la settimana e c'è molta voglia e determinazione nella squadra in vista di quello che si preannuncia come un altro weekend emozionante".

STATISTICHE

  • La Francia ha vinto entrambe le ultime sfide del Guinness Sei Nazioni contro l'Inghilterra e potrebbe tornare a vincerne tre di fila dal filotto tra 2004 e 2006.

  • La vittoria più recente della Francia ha fatto registrare una differenza di 43 punti (10-53 nel 2023), la più grande vittoria sull'Inghilterra nei test internazionali.

  • Dopo aver perso nella partita iniziale contro l'Irlanda, in questo torneo la Francia non è più stata sconfitta, facendo registrare un pareggio e due vittorie e ha segnato cinque mete nell'ultima contro il Galles: lo stesso numero di marcature delle prime tre giornate messe assieme.

  • La Francia ha la maggior velocità media di attacco nelle ruck (3,5 secondi), mentre l'Inghilterra ha la più lenta (4,4''), ma riesce comunque ad essere quella che rallenta di più il gioco avversario (4,6'').

  • In questo Guinness Sei Nazioni, l'Inghilterra ha vinto tre partite su quattro, ma sempre con un margine risicato di 3 o meno punti e ogni volta in rimonta dopo essere stata sotto nel punteggio a fine primo tempo.

  • L'Inghilterra ha dovuto inseguire dopo quaranta minuti in tutte le partite disputate sinora, cosa che non succede in tutti gli incontri dal Cinque Nazioni 1974.

FANTARUGBY

Per la Francia, fermatevi su Damian Penaud.

Anche se non è andato in meta, la scorsa settimana contro il Galles ha fatto registrare il suo punteggio più alto del torneo di quest'anno: 48.

Non avrà appunto segnato ma ha fatto tutto il resto, compresi due assist, una palla recuperata nel breakdown, sei placcaggi, otto difensori battuti e 113 metri percorsi. Una buona prova che proverà a ripetere sabato sera.

Per l'Inghilterra, Ben Earl è una scelta obbligata. Il suo stato di forma è stato apprezzato da molti giocatori nel Fantarugby ed è uno dei giocatori che più sa farsi sentire.

Dopo una grande prova da Player of the Match contro l'Irlanda, che gli ha fruttato un incredibile punteggio di 72, ci si può attendere una conferma anche a Lione nel confronto con la Francia e va sicuramente considerato come un must per ogni squadra.

FORMAZIONI

Francia: 15 Léo Barré, 14 Damian Penaud, 13 Gaël Fickou, 12 Nicolas Depoortère, 11 Louis Bielle-Biarrey, 10 Thomas Ramos, 9 Nolann Le Garrec; 1⁠ ⁠Cyril Baille, 2 Julien Marchand, 3 Uini Atonio, 4 Thibaud Flament, 5 Emmanuel Meafou, 6 François Cros, 7 Charles Ollivon, 8 Grégory Alldritt (c).

A disposizione: 16 Peato Mauvaka, 17 Sébastien Taofifenua, 18 Georges-Henri Colombe, 19 Romain Taofifenua, 20 Alexandre Roumat, 21 Paul Boudehent, 22 Maxime Lucu, 23 Yoram Moefana.

Inghilterra: 15. George Furbank; 14. Tommy Freeman; 13. Henry Slade, 12. Ollie Lawrence; 11. Elliot Daly; 10. George Ford (vc), 9. Alex Mitchell; 1. Ellis Genge (vc), 2. Jamie George (c), 3. Dan Cole; 4. Maro Itoje (vc), 5. George Martin; 6. Ollie Chessum, 7. Sam Underhill, 8. Ben Earl.

A disposizione: 16. Theo Dan, 17. Joe Marler, 18. Will Stuart, 19. Ethan Roots, 20. Alex Dombrandt, 21. Danny Care, 22. Marcus Smith, 23. Manu Tuilagi.