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"DIFESA E PERSONALITA': ITALIA, RIPARTI DA QUI!"

Manuela Furlan Italy
La prima giornata del Guinness Sei Nazioni femminile è appena trascorsa e le sorprese non sono mancate - parola di Manuela Furlan!

Cominciamo dando spazio ad un’atleta straordinaria, per doti fisiche, caparbietà e talento: Marlie Packer. Una giornata da incorniciare per il flanker delle Red Roses, che conquista una sofferta più del previsto, ma meritata, vittoria contro le nostre Azzurre alla sua apparizione numero 100 con la maglia della sua nazione.

Presenza di potenza e tenacia, grinta e determinazione tra le sue doti di maggior spicco, non esagero nel dire che spesso bisognava essere in tre per poter fermare la sua corsa.

Difensore di sicura affidabilità e attaccante temibile, nelle sue 100 apparizioni, Packer ha dimostrato più e più volte di essere sicuramente una delle terze linee più forti e complete al mondo.

Una cosa che di certo non mi manca è trovarmela di fronte in piena corsa verso la meta!

Nella partita inaugurale, la Francia supera di forza la squadra irlandese: vittoria conquistata grazie ad un pacchetto di mischia potente e determinante nelle varie fasi di conquista e nel gioco aperto.

Prestazione della squadra illuminata anche dalle giocate del suo numero 9, Pauline Bourdon-Sansus, che con una meta personale e con un assist al bacio trova una corsia aperta per l'allungo dritto in mezzo ai pali di Marine Menager, spianando la strada alla sua squadra nella netta vittoria casalinga.

L’Irlanda ha mostrato carattere da subito, colpita appunto dai due lampi di Bourdon Sansus, ma non è riuscita ad arginare la superiorità in fase di conquista delle francesi.

Esemplare la prova in difesa mostrata nel primo tempo. Ciò che ha colpito di più, però, è stata la determinazione e la voglia di combattere fino agli ultimi minuti, ottenendo così due mete, di forza e caparbietà, dalle quali sicuramente dovranno ripartire per la prossima sfida, che le vedrà giocare in casa contro le nostre Azzurre.

La sorpresa di giornata arriva dall'incontro tra Galles e Scozia.

Le ragazze scozzesi sono riuscite a strappare una storica vittoria a Cardiff in un match che, come sempre, offre spunti molto interessanti.

Partita giocata a ritmi incessanti per 80 minuti da parte della Scozia, ma sempre in bilico per la caparbietà del Galles di tenersi sempre vicino: questa sfida ha mostrato da un lato la voglia e la sfrontatezza di alcune giovani, basti pensare alla splendida azione personale che ha portato in meta l’ala Grant, e dall’altra forse la troppa sicurezza di poter dominare con il proprio pacchetto di mischia.

Galles che, come visto nelle ultime apparizioni, fa di quest’ultima fase il suo punto di forza, ma forse non sostenuta abbastanza dalle trequarti, reparto non sembrato sempre all’altezza come in occasione della splendida meta siglata da Lloyd.

Nonostante sia stata ammirevole la rimonta finale, la Scozia è risultata essere molto cinica nelle occasioni avute e precisa nel concretizzare ogni possibilità, ma soprattutto merito alla formazione ospite di essere stata costante per l’intera durata del match.

La precisione dalla piazzola del mediano di apertura Nelson sarà, infatti, quello che alla fine risulterà fare la differenza.

Arriviamo quindi al match da noi più atteso.

Se per tanti il risultato sarà sembrato scontato, quello che posso affermare con certezza è che le nostre ragazze hanno dimostrato che non era così.

La strada è sembrata spianata al momento del cartellino giallo, per un intervento ruvido da parte di Sarah Beckett ai danni della nostra Michela Sillari, costretta poi ad uscire per la botta ricevuta. Cartellino trasformato poi in rosso nella review del bunker, per la pericolosità del gesto.

Inghilterra che accusa il colpo, anche per il coraggio e la prontezza della nostra Italia che, con una grande difesa, ha portato spesso all’errore le vice campionesse del mondo.

Nonostante tutto sembrasse girare a favore delle Azzurre, dicevamo - meta annullata giustamente ad Abbie Ward compresa -, la tenacia e la forza mentale e fisica delle Red Roses le ha premiate con due marcature a ridosso della fine del primo tempo.

Nella ripresa le nostre ragazze hanno retto per altri 10 minuti ma, l’estremo sforzo della difesa ha dovuto piegarsi, poi, al ritrovato controllo e fiducia nel gioco da parte delle inglesi, che sono riuscite così a dilagare, con ben altre 6 mete.

Sicuramente John Mitchell avrà un po’ di materiale da studiare, vista la pressione subita nei primi 40 minuti, ma ciò non toglie che l'Inghilterra abbia saputo reagire da grande squadra quale è, nonostante l’inferiorità numerica per quasi tutta la partita.

Alle nostre ragazze, invece, va dato atto di aver mostrato una grande personalità e di aver dato prova di un’ottima prestazione difensiva per quasi un’ora, restando sempre in partita.

In vista della prossima sfida contro l'Irlanda servirà ripartire da questo, cercando di portare qualcosa in più nella fase offensiva, per poter dare del filo da torcere alla nazionale del trifoglio.

Una partita sicuramente difficile da giocare in casa loro, ma che non esime le nostre ragazze dal potersela giocare alla pari.

Non ci resta che attendere dunque il prossimo fine settimana per commentare insieme un altro fantastico round!