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EMMA STEVANIN, PRESENTE E FUTURO

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L'apertura del Valsugana rappresenta una scelta di valore già oggi, ma soprattutto ha in mano le chiavi del domani azzurro al femminile.

Lei - schierata come primo centro - e le Azzurre scenderanno in campo domenica nella seconda giornata del torneo Sei Nazioni femminile a Dublino contro l'Irlanda.

Solitamente impiegata come apertura, è partita dalla panchina nella sfida iniziale contro l'Inghilterra a Parma, ma è dovuta scendere molto presto in campo per sopperire all'infortunio della veterana e compagna di club, Michela Sillari.

Per una buona parte di quella prima frazione di gioco al Lanfranchi, l'Italia è riuscita a mettere sotto pressione le vice campionesse del mondo, prima che le Red Roses trovassero la giusta via alla distanza, imponendosi alla fine 0-48.

“Abbiamo rivisto la prova contro l'Inghilterra e per 50' siamo state contente di molti aspetti - ha dichiarato la ventunenne del Valsugana, costretta a lasciare il campo anzitempo per un cartellino giallo nei minuti conclusivi -. Durante questo periodo di gioco, abbiamo difeso bene e l'Inghilterra sembrava frustrata, inoltre abbiamo fatto vedere almeno parzialmente ciò di cui siamo capaci quando abbiamo palla in mano.

Tuttavia, l'Inghilterra è riuscita poi ad avere la meglio alla lunga e sappiamo che dobbiamo migliorare nella tenuta sugli ottanta minuti per il prosieguo del torneo e per cercare di ottenere qualche vittoria in questa edizione. Sappiamo che ne siamo capaci e l'aver passato un'altra settimana di allenamenti assieme ci ha consentito di lavorare su diversi punti e apportare i giusti accorgimenti in vista dell'incontro con l'Irlanda".

Quella contro le britanniche in terra ducale domenica scorsa è stata la sua dodicesima presenza a livello internazionale ed Emma è ben consapevole che ancora c'è molto da migliorare ed imparare, ma allo stesso tempo si sente pienamente integrata nel gruppo e crede fortemente che nel rugby femminile italiano stia crescendo qualcosa di speciale.

“Nella squadra stiamo davvero bene, perché ci sono giocatrici con esperienze diverse e tutte quante possiamo apprendere l'una dall'altra - continua -. Ovviamente, le ragazze più giovani come me possono imparare di più dalle giocatrici più grandi perché sono qui da molto più tempo, ma allo stesso modo credo possiamo restituire loro qualcosa e penso sia un'ottima combinazione.

I tecnici sono pure riusciti a creare un ambiente positivo all'interno dello spogliatoio e ciò significa che lavoriamo tutte duramente in allenamento, ma anche che studiamo con attenzione e che andiamo d'accordo tra di noi fuori dal campo ed è un aspetto molto importante quando devi affrontare un torneo come questo.

Non abbiamo avuto molto tempo per stare assieme prima dell'inizio, ma ora che la competizione è iniziata e abbiamo giocato la prima partita, sentiamo di essere in grado di ripartire da qui e costruire qualcosa di positivo nelle prossime settimane e ancora per i mesi a venire".

L'ultima volta che l'Italia si è recata in Irlanda durante il Championship, è stato due anni fa a Cork, con sconfitta finale per 29-8.

Lo scorso anno, invece, è arrivata la rivincita con vittoria 24-7 a Parma e Stevanin in campo nella ripresa partendo dalla panchina.

Nel finire del 2023, l'Italia è stata superata in Sudafrica nel WXV2 soltanto per differenza punti dalla Scozia, mentre l'Irlanda ha vinto il WXV3 a Dubai.

Le Azzurre si trovano attualmente al settimo posto del ranking mondiale World Rugby e l'Irlanda al decimo, ma quest'ultima potrà contare sul vantaggio di giocare davanti al pubblico di casa domenica, alla Royal Dublin Society, impianto domestico del Leinster.

Insomma, sembrano esserci tutti i presupposti per un match equilibrato e per tanto spettacolo durante gli 80' di gioco della sfida che chiuderà il quadro della seconda giornata del torneo Sei Nazioni femminile 2024.

“Sappiamo che anche l'Irlanda è una squadra in costruzione e hanno avuto dei momenti positivi sabato scorso contro la Francia - chiude Emma Stevanin -. Le rispettiamo e rispettiamo ciò che sono in grado di fare, oltre ad essere consapevoli che avranno tutto il sostegno del loro pubblico alle spalle, ma allo stesso tempo abbiamo posto l'attenzione sulle nostre possibilità, su ciò che possiamo fare, su ciò che dobbiamo mettere in campo e che abbiamo studiato in allenamento e non vediamo l'ora di affrontare questa sfida".

(Foto principale FIR)