Resoconto della partita

INGHILTERRA PERFETTA A TWICKENHAM

Ellie Kildunne
Le Red Roses si mantengono al comando del Guinness Women's Six Nations con una vittoria straordinaria per 88-10 contro l'Irlanda.

Triplette per Abby Dow e ancora una volta per la sempre più miglior marcatrice del torneo Ellie Kildunne, oltre alle marcature di Jess Breach e Meg Jonen (doppiette) e di Mo Hunt, Zoe Aldcroft, Sadia Kabeya e Maddie Feaunati per un totale di 14 mete di fronte a 48778 fans.

L'Irlanda ha fatto vedere una buona determinazione a tratti ma non è stata in grado di arrestare la marea bianca, con le padrone di casa andate al riposo avanti 38-3.

Jess Breach e Sadia Kabeya continuavano il dominio albionico nella ripresa e, nonostante una meta di punizione per la formazione ospite, la vittoria è stata ulteriormente messa in naftalina con le mete di Jones, Dow, Kildunne, Breach e Feaunati.

A partire meglio era stata inizialmente l'Irlanda, rubando una rimessa laterale ma l'in avanti di Aoife Dalton bloccava le possibilità offensive del XV in maglia verde.

A quel punto, il primo colpo arrivava dalla solita Dow che varcava la linea di meta dopo sette minuti in un'azione nata dalle belle mani di Lark Atkin-Davies e poi dal break di Alex Matthews.

A raddoppiare poco dopo pensava Natasha Hunt, che trovava il varco giusto all'interno dei ventidue irlandesi, nonostante una buona difesa ospite nelle prime fasi dell'azione.

Qualche minuto a rompere la linea del team allenato da Scott Bemand era nuovamente Dow, servita da una maul avanzante e che liberava poi Jones per la terza meta dell'Inghilterra.

Dopo appena venti minuti arrivava anche già il punto di bonus per la squadra di John Mitchell, dopo una splendida corsa di Kildunne che dava il via alla marcatura di Aldcroft.

La formazione dell'isola di smeraldo provava a reagire, con varie fasi che portavano ad una punizione, calciata verso i pali da Dannah O'Brien per i primi punti del match per l'Irlanda.

Dopo una rapida giocata da mischia al 28' arrivava la settima meta personale nel torneo di Kildunne, ma l'Irlanda continuava a non rendere il compito così facile alle campionesse in carica, riuscendo a fermare la carica ravvicinata di Hannah Botterman.

Dow provava a trovare la doppietta personale ma il TMO ravvisava una perdita di possesso al momento del grounding, rendendo vano il suo sforzo.

Tuttavia, l'ala inglese riusciva a rifarsi appena due minuti più tardi, siglando all'angolo una bella azione delle trequarti con il coinvolgimento di Tatyana Heard, Jones e Kildunne.

Ad inizio secondo tempo, subito meta inglese con Breach brava a recuperare un pallone perso da O'Brien.

Kabeya a sua volta trovava gloria personale sotto ai pali dopo essere sfuggita ad un placcaggio e una carica frontale potente della ritrovata capitana Marlie Packer.

L'Irlanda si riaffacciava nei ventidue avversari a 25' dalla conclusione.

Brittany Hogan conquistava ottimamente una rimessa laterale mettendo in movimento il drive che veniva fatto crollare portando alla decisione di una meta di punizione e al conseguente cartellino giallo per Lucy Packer.

L'Inghilterra, tuttavia, non si scoraggivava, andando quasi subito a marcare nuovamente con Jones, brava ad inserirsi tra le maglie verdi a grande velocità.

Nel finale, spazio pure per la standing ovation del tempio della palla ovale britannica per la rientrante Emily Scarratt, che sinora aveva giocato soltanto il match della prima giornata a Parma contro l'Italia, ma a regalare ulteriore esultanza arrivava la tripletta personale di Dow che sfruttava tutta la sua rapidità dopo il recupero di una touche irlandese lanciata troppo lunga da parte di Kildunne.

La stessa Kildunne, dopo essersi esibita in versione assist woman, trovava a sua volta la tripletta personale, prima della doppietta di Breach e dell'ultima marcatura messa a segno da Feaunati, la sua prima a livello internazionale.