Donne

L’ITALIA A DUE MESI DAL SEI NAZIONI

Giovanni Raineri
Terminato il primo raduno dell’anno per le Azzurre, tra impegni internazionali delle franchigie e un occhio al prossimo torneo.

A Parma, che sarà nuovamente la casa delle Azzurre nella kermesse che prenderà il via contro le campionesse in carica e super potenza dell’Inghilterra domenica 24 marzo allo Stadio Lanfranchi, si sono presentate in trenta, tra volti nuovi e ritorni, con ancora qualche defezione.

“In ripresa abbiamo Giada Franco, che è nell’ultima fase verso il rientro e tra un mesetto ci piacerebbe rivederla in campo, mentre Alissa Ranuccini, alle prese con un problema alla spalla, dovrà passare per un’operazione e poi la conseguente riabilitazione, quindi purtroppo dovrebbe saltare il torneo. Ha già ripreso a giocare da un po’ in Francia Ilaria Arrighetti e ritorna nel gruppo anche Francesca Sgorbini, che ha superato i test per l’idoneità a livello fisico ma che ancora non è tornata in campo a causa della lunga sosta nel campionato transalpino” il quadro tracciato dal tecnico della nazionale italiana Giovanni Raineri.

Nel frattempo, c’è stato il debutto positivo delle due franchigie di Benetton Treviso e Zebre Parma in Spagna e a febbraio le rivedremo, stavolta in Italia.

“Le impressioni avute dalle due vittorie sono positive – continua l’ex centro azzurro -. Le partite sono state differenti, con l’unico comune denominatore del forte vento che ha caratterizzato entrambe le sfide. Due gare valide considerando che la Spagna è una nazione che offre sempre partite insidiose. Questo è l’inizio di un progetto pensato per alzare il livello nel rugby internazionale delle nostre ragazze, soprattutto delle più giovani, con due rose allargate con atlete che potrebbero poi diventare interessanti in chiave nazionale. Vorremmo pure riuscire a creare un gioco che si possa riprodurre in azzurro e queste sono le partite giuste per testare le ragazze e vedere il loro approccio: sono match importanti per loro per aumentare l’esperienza”.

Il Sei Nazioni comunque è ormai quasi dietro l’angolo.

“La sfida è ripartita e siamo al lavoro entusiasti di rimetterci in moto come nazionale. C’è voglia di migliorarci e siamo ancora di più consapevoli che affronteremo un torneo di alto livello. Ad ogni partita il valore si alza e vogliamo prepararci al meglio per questo. Già la prima sarà subito in salita e il tempo è sempre più tiranno. Ci rimbocchiamo le maniche e cerchiamo di performare al meglio e approfittare anche di queste finestre internazionali che sono fondamentali per adeguarci al livello che andremo a trovare più avanti”.

Poco tempo, insomma, e tante cose da lavorare.

“Le aree tecniche da toccare sono molteplici e con due raduni è inevitabile che non si riesca a fare tutto. Cerchiamo di migliorare gli aspetti che crediamo siano più importanti da incrementare nell’immediato e alzare poi il livello partita dopo partita. Con i club ci sentiamo e confrontiamo spesso, anche loro fanno quel che possono e sono magari costretti ad usare giocatrici in altri ruoli rispetto a dove le usiamo noi, ma non sono dispetti ma semplici necessità: tutti assieme cerchiamo di andare verso l’obiettivo di alzare il livello del rugby femminile italiano, che credo stia crescendo molto con merito di tutti. E le ragazze in primis sono pronte, sempre concentrate, motivate e vogliose di provare nuovi ruoli, ma soprattutto nuove sfide e partite”.