Partite Italia 26 vs Australia 19 - 08/11/2025 - Quilter Nations Series

Bluenergy StadiumUdine
FINITA
ArbitroAndrew Brace
1°T9-12
ITA
ITA
26
vs
AUS
AUS
19
1°T9-12
0
Metri guadagnati
0
0
Turnover vinti
0
0
Placcaggi eseguiti
0

Highlights

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05:35

HIGHLIGHTS | Italy v Australia | Back to back victories!

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Resoconto della partita

RIMONTA CON ORGOGLIO: E' GRANDE ITALIA!

Sotto a fine primo tempo di tre punti, l'Italia trova - ironia della sorte - le mete degli "australiani" Lynagh e Ioane. Garbisi non sbaglia nulla e la difesa di cuore nel finale fa il resto

26-19 e seconda storica, consecutiva vittoria dell'Italia sull'Australia a distanza del successo di tre anni fa di Firenze, davanti ai 23mila del Bluenergy di Udine.

Giornata incredibile per Louis Lynagh e Monty Ioane, gli autori delle due mete italiane. Il primo figlio d'arte di Michael, leggenda del rugby australiano tra anni '80 e '90 (campione del mondo 1991), il secondo di nascita australiana e nipote dell'ex ala Wallaby, Digby.

La partenza è dei padroni di casa che mettono in movimento la linea arretrata dopo cinque minuti, con Ange Capuozzo che arriva oltre la linea di meta avversaria, ma viene tenuto alto.

L'arbitro Andrew Brace torna su un vantaggio precedente e gli Azzurri mettono tra i pali con Paolo Garbisi i primi tre punti dell'incontro. Al termine per l'apertura del Tolone saranno 16 punti e uno straordinario 100% dalla piazzola.

Tre minuti ed è Ioane a salire in cattedra, recuperando una palla alta e calciando a seguire per portare pressione alla difesa ospite grazie a capitan Ignacio Brex.

Harry Wilson annulla, ma trascinando l'ovale all'interno della propria area di meta con conseguente mischia italiana ai cinque metri, che guadagna un secondo calcio di punizione nuovamente realizzato da Garbisi per il 6-0.

L'Australia si vede solo dopo un quarto d'ora con un bel break centrale di Carter Gordon assistito da Harry Potter e Corey Toole che lancia i gold and green fino ai ventidue azzurri. Manuel Zuliani si conferma vero e proprio "animale da breakdown" recuperando un pallone fondamentale e consentendo ai suoi di allontanare la minaccia.

E' tuttavia l'avvisaglia che la pressione degli uomini di Joe Schmidt sta iniziando a salire.

Brex mette le mani a terra nel tentativo di turnover e viene penalizzato dall'arbitro. L'Australia, al contrario dell'Italia in precedenza, opta per il bersaglio grosso, andando in touche ad una decina di metri dalla linea di meta avversaria, ma spingendo poi nel drive con tutta la mischia e l'inserimento di diversi trequarti per portare oltre il tallonatore Matt Faessler per la prima meta della serata friulana.

Andrew Kellaway calcia malamente sulla destra dell'acca la trasformazione e l'Italia rimane avanti di un solo punto sul 6-5.

Non è evidentemente giornata al piede per i calciatori della nazionale australe con Carter Gordon che paga l'emozione del rientro a livello internazionale sbagliando ben tre calci in campo aperto che escono direttamente in rimessa.

Alla mezz'ora Gonzalo Quesada rischia di dover apportare la prima sostituzione: il mediano di mischia Stephen Varney viene colpito duramente e rimane a terra per diversi minuti. Il numero 9 degli Exeter Chiefs si riprende, tuttavia, per affrontare la parte finale della prima frazione di gioco e il resto dell'incontro, in cui al termine sarà premiato quale Player of the Match.

Sull'azione successiva l'Australia marca la sua seconda meta. Il break stavolta è dell'altro mediano, Jake Gordon, assistito da capitan Wilson sull'out di sinistra. Serie di fasi ravvicinate per i Wallabies a ridosso della linea di meta azzurra, con il pilone Angus Bell che riesce ad allungarsi oltre e ad offrire una facile trasformazione a Kellaway, il quale non può sbagliare stavolta, portando gli ospiti avanti 6-12.

Nel finale, Brace viene richiamato dal TMO per un fallo di Taniela Tupou su Danilo Fischetti (contatto senza palla) e Garbisi accorcia ulteriormente, mandando le squadre al riposo sul punteggio di 9-12.

La ripresa vede l'Australia continuare ad avere problemi sui calci di spostamento. Da un errore di Joseph-Aukuso Suaalii (ancora una volta fuori diretto), nasce l'occasione per il pareggio di Garbisi (12-12).

Le cose sembrano mettersi male per l'Italia al 51', quando Carter Gordon vola sotto ai pali tra il silenzio e l'incredulità di pubblico e giocatori.

L'azione nasce da una carica di Wilson che, placcato da Zuliani, sembra perdere palla in avanti. Ioane si ferma attendendo il fischio dell'arbitro, così come sembra timido il tentativo di "francesina" di Tommaso Menoncello. L'arbitro Brace viene richiamato al monitor ma giudica regolare l'azione, sostenendo che il pallone venga perso a contatto con Zuliani nel gesto di strappo da parte del flanker del Benetton Treviso.

Decisione che lascia più di qualche perplessità e molta rabbia in Gonzalo Quesada, che distrugge a suon di calci la sua postazione in tribuna.

Kellaway trasforma e l'Australia va a distanza di break, ma da quel momento sparisce anche dal campo, subendo il ritorno di un'indomita Italia.

Servono solo sette minuti per pareggiare i conti. Suaalii placca malamente al collo Garbisi, l'azione prosegue con Varney che allarga a tutta verso Lynagh, bravissimo a resistere in bandierina e a siglare la sua terza marcatura internazionale, dal sapore ancora più speciale davanti all'intera famiglia e nel solco della storia personale.

Suaalii viene spedito in panca puniti, con tanto di revisione al bunker che però non cambierà l'esito del cartellino giallo comminato all'ex tredicista, mentre Garbisi si conferma infallibile nonostante la posizione a dir poco defilata.

E' il momento migliore dell'Italia che dopo soli tre giri di lancette si riporta in vantaggio.

Menoncello resiste nella sua metà campo ad un paio di placcaggi australiani, ma poi è di nuovo lo scatenato migliore in campo Varney a fare il break. Continuità diretta e palla che arriva a Ioane.

L'ala del Lione potrebbe forse anche sfruttare la superiorità numerica all'esterno, ma la voglia di trovare la meta contro il suo Paese d'origine è troppo grande. L'ex Treviso deborda con un'azione degna della sua prima stagione nella Marca, sfugge al tentativo disperato di placcaggio dell'avversario e allunga quel tanto che basta per mandare in delirio il pubblico udinese.

Garbisi non si lascia sfuggire nemmeno questa possibilità ed è 26-19.

L'Australia prova a reagire, ma la difesa dell'Italia è a dir poco stoica attorno al 67', resistendo a ridosso della propria linea di meta fase dopo fase e rispedendo l'assalto al mittente.

Ci sarebbe persino il tempo per provare ad allungare, quando Federico Ruzza tenta di involarsi con un intercetto, ma è poi costretto causa mismatch di velocità a riciclare all'interno per Menoncello, che a corto di energie non riesce a recuperare il pallone.

Su un ultimo tenuto si spengono le residue ed effimere speranze ospiti di provare almeno a pareggiare i conti. Garbisi lancia verso la touche, conquista e calcio di Martin Page-Relo verso la tribuna: il cielo di Udine si colora di blu.