Partite Italia 14 vs Sudafrica 32 - 15/11/2025 - Quilter Nations Series

Allianz Stadium
FINITA
ArbitroJames Doleman
1°T3-10
ITA
ITA
14
vs
RSA
RSA
32
1°T3-10
0
Metri guadagnati
0
0
Turnover vinti
0
0
Placcaggi eseguiti
0

Highlights

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05:41

HIGHLIGHTS DELLA PARTITA Italia e Sudafrica

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Resoconto della partita

UN GRANDE PECCATO

Non riesce a Brex e compagni il bis dopo il successo della scorsa settimana contro l'Australia. All'Allianz Stadium di Torino, i campioni del mondo impongono la loro legge vincendo 14-32 nonostante una lunga inferiorità numerica

Primo tempo caotico - come poi si rivelerà gran parte del match - che vede le formazioni rimanere ferme nel punteggio per oltre mezz'ora, con un'ottima Italia nella gestione difensiva, ma poco concreta nonostante la superiorità di uomini.

La prima azione interessante dopo sei minuti di gioco, con un break in mezzo al campo di Monty Ioane e il calcetto a seguire per Ange Capuozzo a portare pressione sugli Springboks, che riescono comunque a coprire bene con Damian Willemse e a salvarsi anche grazie ad un fallo successivo di Ross Vintcent.

All'11' l'azione che cambia di fatto l'intera gara. Franco Mostert placca Paolo Garbisi in maniera pericolosa e senza chiudere il gesto. La revisione video è impietosa e porta al secondo cartellino rosso in altrettante settimane - dopo quello di Lood De Jager a Parigi contro la Francia - per un Sudafrica costretto a giocare per oltre un'ora in inferiorità e a rivedere sin da subito le proprie scelte di formazione.

L'Italia avrebbe anche così l'occasione di portarsi in vantaggio, ma Garbisi non è accurato come a Udine la scorsa settimana, fallendo il primo tentativo dalla piazzola.

Gli Azzurri continuano a proporsi in attacco con buoni spunti di Capuozzo, Ioane e Louis Lynagh, ma senza riuscire a mettere fieno in cascina.

Rassie Erasmus vede la sofferenza dei suoi, a sorpresa soprattutto in mischia chiusa, dove addirittura gli Springboks perdono una propria introduzione, e rinuncia alla possibilità di inserimento dell'ormai classica "bomb squad" nella ripresa, mandando in campo dopo il primo quarto Ruan Nortje in cabina motori, più Wilco Louw e Gerhard Steenkamp davanti.

Poco dopo arriva anche il turno di Andre Esterhuizen, giocatore polivalente e duttile, chiamato a prendere il posto di Edwill van der Merwe tra i trequarti, ma che all'occasione si inserisce nel pacchetto tra i primi otto uomini, quando la mischia diventa di vitale importanza.

Garbisi nel frattempo conferma la giornata no sbagliando un secondo tentativo più agevole per il suo mancino, mentre se rimane vera la sofferenza ospite in mischia, non altrettanto si può dire dei calci in campo aperto, con Siya Kolisi e compagni padroni di tutti i palloni alti, sfruttando il mismatch fisico soprattutto con Capuozzo e Ioane e l'umidità torinese che rende viscido e di difficile controllo l'ovale.

E così, piuttosto clamorosamente, è proprio il Sudafrica a portarsi in vantaggio al riposo, dimostrando tutto il cinismo e l'efficacia dei quattro volte campioni iridati, marcando nelle uniche due occasioni avute all'interno dei ventidue italiani nei primi quaranta di gioco.

Al 32' Handré Pollard realizza un drop che viene annullato per un'ostruzione di Louw su Nacho Brex, ma mette dentro il successivo calcio piazzato concesso per un precedente fallo azzurro.

La reazione è veemente e sulla falsariga di quanto visto al Bluenergy Stadium sette giorni fa per gli uomini di Quesada, che con Capuozzo recuperano subito il possesso nella ripartenza, riuscendo però a mettere a referto soltanto tre punti con Garbisi che riequilibra la situazione da posizione centrale sotto ai pali.

A tempo scaduto, una mischia nei ventidue italiani con possesso per i padroni di casa lascerebbe presagire una facile uscita e perfetto equilibrio per le squadre al ritorno in campo, invece si trasforma in un calcio libero per il Sudafrica che preme a ridosso della linea di meta avversaria, fino a sfondare con Marco Van Staden, che offre a Pollard la più comoda delle trasformazioni per avviarsi verso gli spogliatoi sul punteggio di 3-10.

La ripresa si apre ancora con grande spirito da parte degli Azzurri, che riescono a marcare i primi tre punti di nuovo con Garbisi.

Erasmus toglie anche capitan Kolisi per aumentare ulteriormente la fisicità con RG Snyman, ma un'Italia letteralmente indemoniata continua a far sentire tutta la pressione al Sudafrica, con un calcio alto di Garbisi prima e uno a seguire di Lynagh che consente di placcare in rimessa laterale Willemse, per un lancio a ridosso della linea di meta ospite, senza però riuscire ancora una volta a chiudere il colpo nel cambio d'angolo tra Manuel Zuliani e Tommaso Menoncello con la palla che cade in avanti.

L'Italia è nel suo momento migliore e potrebbe persino sfruttare una doppia superiorità numerica (fallo cinico di Van Staden mandato in panca puniti per dieci minuti), riportandosi a -1 con un calcio di Garbisi, ma il Sudafrica risponde subito ancora con Pollard e poi riequilibra almeno la situazione numerica iniziale con il cartellino giallo comminato stavolta a Lorenzo Cannone.

Quando si raggiunge l'ora sul cronometro, gli Springboks aumentano ulteriormente il divario. Calcio di punizione che gli uomini oggi in maglia bianca decidono di giocare con una mischia a cinque metri, palla che esce e Morne Van Den Berg vede il varco giusto per resistere a Menoncello e travolgere Ioane per la seconda marcatura pesante dei suoi.

Gli Azzurri continuano, tuttavia, a crederci e cinque minuti più tardi trovano a loro volta la prima meta di giornata, con Capuozzo che si inserisce all'interno di Garbisi trovando la corsia preferenziale fino alla meta. L'apertura di Tolone sbaglia la trasformazione (mancano nel complesso 8 punti dal tee all'Italia) e si resta sul 14-20.

Le energie, nella parte finale della sfida, vengono meno ai padroni di casa e il Sudafrica ne approfitta per allungare con il subentrato Grant Williams. Su un calcio di liberazione sbagliato da Martin Page-Relo, Canan Moodie fa l'overbreak all'esterno e rientra palla all'intero al giocatore con la maglia numero 22, che deve solo volare verso il centro dei pali.

Nel finale, il divario diventa anche più ampio con la quarta meta sudafricana, marcata all'ala da Ethan Hooker, servito dal cross kick precisissimo di Manie Libbok che sfrutta al meglio il vantaggio per un fuorigioco.

Lo stesso Libbok se la prende fin troppo comoda con il tempo dello shot clock, non riuscendo a completare la trasformazione nella finestra utile.

Finisce 14-32, con tanto rammarico per un'Italia coraggiosa cui è mancata concretezza, contro un Sudafrica straordinario nel gestire una situazione estremamente difficile e abile nel chiudere nei minuti conclusivi.