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AL GIRO DI BOA

Furlan France new
La Francia, non ancora al meglio, costituisce un'ottima occasione per un'Italia rinfrancata dallo storico successo esterno a Dublino nell'ultimo incontro che chiude il quadro della terza giornata. L'analisi del turno da parte di Manuela Furlan.

Ben ritrovati amici! Dopo una settimana di pausa eccoci di nuovo insieme.

Le prime due giornate del Guinness Women’s Six Nations sono trascorse e ci sono tanti begli spunti di cui parlare e su cui poter riflettere.

L’Inghilterra si conferma essere squadra di un altro pianeta. Le Red Roses dimostrano in maniera ulteriore la loro superiorità battendo nettamente il Galles in un incontro che le vede frantumare un altro record lontano dalle mura amiche di Twickenham: oltre 19mila persone hanno assistito al match casalingo, frutto della netta visibilità che in questi ultimi anni le ragazze si sono conquistate sul campo e sui social.

Anche da questi c’è una svolta: una pagina interamente dedicata alle Red Roses che vede già 22mila followers!

Precorritrici del professionismo che vede loro e solo altre poche selezioni fare di questa disciplina un vero e proprio lavoro, le nazionali inglesi diventano sempre di più il simbolo di uno sport che in Inghilterra sta prendendo ancora più piede, supportate con attenzione e costanza dalla propria federazione.

Il Galles ci mette l’anima ma nulla può contro il fiume in piena inglese. Nonostante ciò sono da sottolineare le marcature ottenute, frutto della determinazione ormai a noi molto conosciuta delle ragazze di Ioan Cunningham, che chiudono la partita nei ventidue avversari, pur non riuscendo più a concretizzare.

Restano da valutare le condizioni di Joyce e Tuipulotu, uscite malconce e pedine sicuramente importanti in vista della trasferta a Cork. Partita non scontata visto quanto messo in campo contro le Azzurre dalla squadra irlandese, ma allo stesso tempo che vede il team ospite sulla carta in uno stato di forma migliore e per questo leggermente favorito.

Alla Scozia va dato merito di aver messo in atto una prestazione frutto dell’ottimo lavoro degli ultimi anni, lottando su ogni pallone e trovando un meritato vantaggio approfittando dei tanti errori di una Francia quasi irriconoscibile.

Sull’onda dell’entusiasmo forse Malcolm e compagne avrebbero potuto essere più ciniche, viste le innumerevoli sbavature della linea francese, che sembra non aver ancora trovato la giusta tenuta per tutti gli 80’, e impegnata severamente da una squadra contro cui non si può mollare un attimo.

Nella prossima sfida, che prevede addirittura un sold out, le scozzesi se la vedranno con la nazionale della rosa rossa, partita proibitiva certo, ma chissà che, con il pubblico come sedicesimo uomo, non possa farci gustare un altro grande spettacolo.

Ed infine arriviamo alle nostre ragazze.

Storiche.

Una vittoria sofferta negli ultimi minuti, ma allo stesso tempo voluta con tutte le forze che le ripaga di tanto lavoro fatto negli anni passati.

La partita contro l’Irlanda rappresentava un banco di prova per entrambe e ad avere la meglio, alla fine, sono state le nostre ragazze, che ancora una volta hanno dimostrato di avere un carattere e un cuore che vanno oltre qualsiasi schema.

Le irlandesi avrebbero molto da recriminare visto l’ottimo inizio di partita, che le ha viste ben presto in avanti, nella superiorità numerica e nel punteggio. Ottima alla fine sarà la prova di Wafer (votata miglior giocatrice del secondo round), la cui prestazione però non ha aiutato e non è stata supportata da tutta la squadra che sembra fatichi ancora nel ritrovare i meccanismi dopo il reintegro di alcune giocatrici del circuito seven.

Strada che sembrava in discesa, ma la crescita nella disciplina delle nostre ragazze, unita ai molteplici errori delle irlandesi, hanno fatto il resto.

Prova di testa quella delle azzurre, in uno stadio che vede il record di spettatori per una partita della squadra in maglia verde, e che avrebbe potuto annichilire la concentrazione delle Azzurre che, invece, hanno mostrato di avere più fame rispetto alle avversarie, dominando gran parte della contesa.

Ora sono attese dalla sfida con la Francia, forse non nella sua migliore versione degli ultimi anni.

Cosa portare quindi da questa trasferta?

La tenacia con la quale non hanno mai mollato, restando aggrappate al risultato e la ritrovata confidenza nel gioco. Sicuramente migliorare l’approccio sarà, invece, altrettanto fondamentale. Contro le transalpine, infatti, sarà importantissimo partire veloci e precise, in attacco quanto in difesa, cosa mancata nel primo quarto d’ora contro l’Irlanda.

Les Bleues escono, invece, leccandosi un po’ le ferite dalla sfida con la Scozia, che sembrava sulla carta già decisa, ma che ha poi nascosto più di qualche insidia.

Un pacchetto di mischia che, come sempre, ha mostrato la sua grande forza, ma la prova generale della squadra è da rivedere per il duo Mignot-Ortiz, che avrà molto su cui lavorare in vista del match interno contro l’Italia.

Quello che non ci dovrà sorprendere e che sappiamo benissimo, è come la squadra francese si trasformi tra le mura amiche, ritrovandosi proprio quando le cose si fanno più difficili.

Sarà quindi una sfida ancora una volta affascinante, alla quale le nostre ragazze dovranno guardare con fiducia e un po’ si sfrontatezza in più, approfittando delle certezze minate nelle padrone di casa.

Quale occasione migliore per provarci? D’altronde, se le francesi avranno una gran voglia di dimostrare il loro vero valore, l’Italia ci ha abituato che nulla va dato per scontato e chissà che domenica, da Parigi, non arrivino delle sorprese.

Prepariamoci a gustarci un altro weekend ricco di emozioni e all’insegna del divertimento!